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Troppe donne in un'altra

di e con Giorgia Goldini
scenografie Catherine Chanoux

luci Agostino Nardella

in collaborazione con LeSillabe
 

"Troppe donne in un'altra" di Giorgia Goldini è uno spettacolo particolarmente adatto a chi ama le situazioni surreali, le domande senza risposta, le telefonate importanti, i valori di una volta, le circostanze improbabili, le cose d'amore e molte altre follie. Adatto a persone già abituate a divertirsi, ma lo spettacolo può essere seguito anche senza capirlo davvero - dice la protagonista - grazie alla modalità dello "Spettacolo comico guidato facilitato" che, attraverso specifici segnali, permette anche alle persone più rigide di passare inosservate

“Goldini parte da Beckett ma è una finta, presto si svela l’arcano buffo di una donna in difficile rapporto con sé medesima, anche perché soffre della sindrome di Zelig, cioè si trasforma, è al contempo una e tante personalità pronte ad accapigliarsi. C’è l’impiegata violenta che si rifugia in campagna dalla nonna, per cercare poi, nei prati e tra gli alberi, l’ordinato reticolo di strade cittadino, c’è la cuoca che prepara involtini sempre più giganteschi, c’è la venditrice di prodotti naturali per la cura del corpo, c’è la morta o aspirante tale, c’è la timida, c’è chi cerca di andare oltre, alla televisione, al commerciale, alle banalità"

(La Repubblica, 26 giugno 2012)

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