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Giannino Guard'in Aria

Giannino Guard'in Aria

spettacolo di ORTIKA, in scena: 

- Gianfranco Renza nell'anteprima di sabato 22

- Luca Piomponi nello spettacolo di domenica 23

dossier

tecnica

stampa

Uno spettacolo di ORTIKA

regia e coreografia Alice Conti

drammaturgia Alice Conti e Chiara Zingariello

in scena Gianfranco Renza / Luca Piomponi

disegno luci Alice Colla

disegno sonoro Dylan Alexander Lorimer

consulenza scientifica Associazione ADHD Piemonte

produzione Teatro della Caduta e ORTIKA

in collaborazione con Atelier di Teatro Fisico Philip Radice

Spettacolo tout public pensato per ragazzi e ragazze dagli 8 anni in su

L’ADHD – disturbo da deficit di attenzione e iperattività – è la sindrome più diffusa e meno (ri)conosciuta della nostra contemporaneità. Apriamo una riflessione sulla neuro divergenza e sulle aspettative della società; sul corpo docile e quello indocile, oppositivo, irrequieto, strano, geniale, ingestibile, maleducato. E su chi gli sta intorno. IN SCENA In scena c’è un corpo adulto irrequieto alle prese con l’incubo di sempre: stare seduto a un banco di scuola. Una voce fuori campo – è una maestra? un medico? è la sua mente? – lo incita e lo sgrida, lo annoia, lo redarguisce, lo guida, tenta di domarlo, educarlo, fermarlo. Ma la distrazione è troppo forte, la tentazione di alzarsi, dondolare, danzare, giocare, andarsene; ogni suo tentativo di stare diviene comicamente fallimentare, esasperandolo, fino a stremarlo. La partitura ritmica della noia diventa una danza, trasforma la costrizione in poesia. L’ADHD – disturbo da deficit di attenzione e iperattività – è la sindrome più diffusa e allo stesso tempo meno (ri)conosciuta della nostra contemporaneità. Nella nostra società ne soffrono sei bambini su cento. Si tratta di una neuro-divergenza che emerge entro i 12 anni, ma che finisce per interessare la vita di tre adulti su cento, spesso in associazione con altri disturbi che aggravano il quadro e che chiariscono l’importanza di una diagnosi precoce. Il tema è ampio e coinvolge famiglie, scuola e istituzioni; educatori e genitori; adulti e bambini. In generale potremmo affermare che con tempi di vita sempre più convulsi è la società intera a rischio di essere affetta da questo disturbo. La nostra soglia dell’attenzione è sempre più bassa e oltre alla generale drastica diminuzione della capacità di stare concentrati, siamo anche meno abituati a essere presenti, in contatto/in empatia con gli altri e in ascolto con noi stessi. Lo spettacolo intende affrontare il tema da un punto di vista culturale e sociale, con un approccio semplice e giocoso, ma informato il pubblico osserva il protagonista, si identifica con la sua difficoltà ed entra nel suo linguaggio e nel suo punto di vista sul mondo; attraverso questo avvicinamento ha la possibilità di fare chiarezza su un problema molto diffuso, ma spesso difficile da individuare. Il nostro moderno Giannino, (da Pierino Porcospino dello psichiatra H.Hoffmann che nel 1845 ne faceva un libro illustrato per l’infanzia), è un bambino troppo cresciuto che ancora non riesce a stare attento. Ma che pian piano entra in contatto con la voce – questo mondo adulto e fuori campo – sperimenta piccole routine, apprende un metodo, svicola dalla tentazione della dopamina e tenta la cosa più coraggiosa di tutte: stare in ascolto con sé. Una riflessione sulla neuro-divergenza e sulle aspettative della società; sul corpo docile e quello indocile, oppositivo, irrequieto, strano, geniale, ingestibile, maleducato. E su chi gli sta intorno. RICERCA La ricerca teatrale è cominciata dalle storie di vita di chi sperimenta questa neuro-divergenza e dall’osservazione partecipante. Le testimonianze sono state stimolate attraverso interviste qualitative e il lavoro/gioco improvvisativo in sala. La partitura - creata in collaborazione con una persona con ADHD e passata come testimonianza ad un danzatore professionista - viene agita in scena indifferentemente dall’uno o dall’altro interprete. Un decalogo di esercizi, come un alfabeto: immobilità, presenza, concentrazione, sprofondamento. L'obiettivo è la creazione di un linguaggio del corpo, una specie di danza per azioni, che riporti in scena gli stati psicofisici ed emotivi dell'ADHD. Per comprendere e accogliere la diversità come ricchezza.

LE PROSSIME DATE:

📅 22 novembre 2025 h. 21,00 ANTEPRIMA 

📅 23 novembre 2025 h. 19,00 SPETTACOLO 

📍Teatro della Caduta, Via Buniva, 24 - Torino per il Festival Comè? - UMANE VISIONI

Teatro della Caduta A.P.S. - Piazza Santa Giulia, 11 - Uffici: Via Fontanesi, 25 - Teatro: via Buniva 24 -  10124 Torino  (TO)

P.Iva/C.F.  08714940015 - Tel. 011/2453869

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