Boots - Sul campo

Sinossi

In un futuro non molto lontano, dove i teatri non possono più ospitare spettacoli, la giornalista Greta conduce un'indagine su che cosa sono diventati: ospedali, centri commerciali, serre, centri per l’impiego. La sua inchiesta la porta ad un teatro dismesso, ma la sua presenza fa emergere molti dubbi e nasconde scomode verità. Nello spettacolo la vita reale e quella virtuale si intersecano costantemente e si influenzano a vicenda, grazie a proiezioni, chat e comandi vocali. Fedele alla convinzione che la verità vada ricercata sul campo, “boots on the ground”, Greta dissotterra verità che danneggerebbero le persone che abitano quel teatro e che realmente ne hanno fatto la loro casa.

 

Progetto drammaturgico

L'ideazione del testo parte da una call sui social lanciata durante la pandemia: 90 persone hanno aderito ad un esperimento di drammaturgia condivisa online definendo con noi età, genere e gusti dei protagonisti. Da queste suggestioni raccolte, abbiamo poi immaginato dei personaggi e li abbiamo collocati in uno spazio teatrale coerente col periodo storico che stavamo vivendo. In scena è presente col suo corpo solo un’attrice, ma altri personaggi compaiono “virtualmente”, tramite videochiamate, audio messaggi e la voce di un’assistente digitale.

 

Boots come progetto si inserisce nel grande dibattito aperto sull’intelligenza artificiale e le sue potenzialità anche in ambito creativo. Senza pretese di dare risposte o approfondimenti in merito ad una questione così articolata, proviamo a relazionarci teatralmente anche con questa rivoluzione.