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Italia 90

uno spettacolo di ORTIKA

ideazione, testo e regia Alice Conti 

in scena Livia Bonetti, Monica Bonomi, Lucia Limonta

luci Alice Colla 

disegno sonoro Dylan Lorimer

produzione Teatro della Caduta 

con la complicità di Teatro della Contraddizione Milano, Ferrara OFF

VINCITORE BANDO OFFLINE FERRARA 2023

VINCITORE BANDO CURA 2023

Italia 90 è lo spettacolo di Ortika che mette in scena un ritratto del Paese, attraverso il dialogo tragicomico di tre generazioni al femminile. Al capezzale di nonna Italia, che compie 90 anni, si discute e si litiga di lavoro, istruzione, cura, riproduzione, speranza e qualità di vita.

Madre, Nonna, Nipote. Sullo sfondo i dati Istat che indicano il blocco del futuro delle generazioni nate alla fine del secolo scorso: incastrate dalla Storia, non più giovani, cresciute senza diventare adulte e ancora alla disperata ricerca di uno spazio, di un ruolo.

È la generazione della Nipote, messa al mondo prima che la crisi fosse pensabile, educata in un mondo in espansione, una generazione a cui è stato chiesto di sognare in grande, di performare, ma che ha sempre dovuto misurare le sue ambizioni e competenze con un mondo in recessione. Una generazione che ha cercato fortuna all'estero per non spegnere le sue speranze nel limbo del precariato.

Era grande la promessa che brillava sul campo da calcio dei mondiali 1990 - ultimo baluardo di gloria nazionale ed economia spensierata, cartolina da un'epoca di fiducia cieca in uno sviluppo implacabile, notti magiche. Trent'anni dopo il campo da gioco si è ristretto a un tavolo di carte, la partita è in stallo, monopolizzata da giocatori caustici che hanno sprecato tutti i jolly.

Tre generazioni, tre personaggi, tre vite, tre modi di amare, di toccare o non toccare più. 90, la Paura. Per una vita che si prolunga oltre il suo termine di speranza/autonomia, un’altra non fiorisce. Una terza si è già presa tutto. Rimangono qui, una accanto all’altra. Nonna Madre e Nipote.

Non si riesce a morire, non si riesce a vivere. Intanto si canta, si mangia e si ride. Giocano a carte e lo chiamano “lavorare”. In questo interno di periferia deflagrano le linee di conflitto di un intero Paese. Dentro al loro isolamento famigliare, come in un lockdown, dove conta solo la conservazione della vita biologica, si muore per slittamenti impercettibili, l'erosione della complessità è silenziosa. Parlavamo di filosofia, ora parliamo di economia domestica. In questo deserto prendersi cura diventa una scelta eroica, rivoluzionaria.

LE PROSSIME DATE:

Nessuna data disponibile al momento.

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